Cantine Patrì nasce dall’amore per la terra e da una storia enoica radicata.
L’ambiente è considerato un vero e proprio fattore produttivo, un elemento da considerare alla base di tutto il lavoro. Ecco perché l’azienda è vocata alla tutela ambientale e alla salvaguardia delle specificità.
L’intera produzione di Cantine Patrì rientra in un progetto armonico che parte dalla cura puntigliosa delle lavorazioni, alla scelta dei grappoli migliori fino alla cantina dove ha inizio un meticoloso controllo di tutte le fasi mediante moderni e rispettosi processi di vinificazione.
Investe sulla ricerca, sulla diagnosi precoce scientificamente valida, con consulenti professionali e privilegia l’utilizzo di prodotti sostenibili e metodi biologici; ogni comparto ha ottenuto importanti certificazioni: Global Gap (Good Agricultural Practice), Iso 14001, Iso14064, Iso 14046 e Iso 50001.
Tutto sotto la supervisione dell’enologo Antonio Landolfi, che con sapiente creatività ha saputo coniugare la conoscenza dei vitigni con le tecniche di fermentazione e vinificazione più innovative.
Cantine Patrì, che da più di ottant’anni fa impresa con tenacia e spirito d’iniziativa, crede che il razionale utilizzo delle risorse di un territorio, tra i migliori al mondo per la cultura della vite, possa portare alla produzione di uve di pregio e alla nascita di grandi vini.
Ha scelto il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da utilizzare in cantina e per l’estrazione di acqua dal sottosuolo e utilizza metodi di gestione ambientale eco-sostenibili.
Il lavoro nell’azienda agricola è basato sulla difesa integrata delle colture, definita dal d.lgs. 150/2012, una filosofia di lavoro incentrata sulla prevenzione delle malattie delle piante mediante metodi non chimici, ma tecnico – agronomici.
I vigneti da mosto sono gestiti in biologico dal 2019, un lavoro che porterà all’ottenimento della certificazione BIO per le uve e per i vini.
Rispettiamo la resa dei terreni e delle piante e tuteliamo le risorse idriche e del suolo con l’impiego di prodotti a minore impatto ambientale.
Tutto ciò senza mai dimenticare gli orientamenti del mercato, le esigenze di chi oggi desidera trovare nel vino un’esperienza che coinvolge i sensi e non rinuncia mai a una degustazione di qualità.